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Quanto i bookblogger influenzano l’acquisto di un libro

12 Dicembre 2019
bookblogger

Negli ultimi anni il mercato del libro ha subito un sostanziale cambiamento in termini di canali di vendita e approccio al lettore. Tre le figure chiave all’interno delle case editrici spicca quella dei social media manager. In altre parole gli addetti alla comunicazione web relativa all’oggetto libro nelle sue differenti declinazioni sui canali social di riferimento.

Questo perché il ruolo dei social nell’indirizzare le scelte del lettore, come testimoniano i dati dell’ultimo rapporto annuale del Giornale della Libreria, è in ascesa. Tra i protagonisti di questa nuova tendenza ci sono proprio i bookblogger. Circa la metà dei lettori sottoposti a quesito rivelano che nella scelta del libro da leggere oltre al passaparola tra amici si affidano al consiglio dei bookblogger. Lettrici e lettori appassionati che, come me, amano parlare di libri, condividere opinioni ed impressioni talvolta scoraggiando altre volte incitando all’acquisto di un libro.

Sebbene alcuni editori sembrano ancora essere restii a collaborare con questa nuova figura del mercato editoriale altri ne hanno sin dai suoi albori visto il potenziale traendone certamente benefici. Nonostante non ami le etichette e non mi sono mai definita tale sono anche io una bookblogger a tutti gli effetti. Ho un blog letterario e i principali canali social, Instagram , Facebook e Twitter (anche se uso poco ad essere onesta) in cui racconto di libri.

A parer mio però è il caso di dire che c’è modo e modo di essere un o una bookblogger. Alla base deve esserci una grande passione legata alla cultura letteraria, di cui siamo a tutti gli effetti promotori. Al centro però è necessario che ci sia una conoscenza del panorama editoriale che permetta di scegliere senza essere influenzati dalle mode del momento. E’ importante avere uno sguardo critico per poter offrire contenuti originali e pareri autentici.

Nell’ultima edizione di Più Libri Più Liberi a Roma, nell’evento “Dal book blogger all’influencer: i nuovi soggetti della comunicazione e i servizi che offrono” si è parlato proprio di questo. Tra le case editrici presenti c’era Valentina Aversano responsabile della comunicazione web di Minimum Fax, casa editrice indipendente romana, dal carattere fortemente distintivo.

In sostanza si è parlato del dato importante a favore dei bookblogger, molti dei quali consacrati a veri influencer del libro ma anche dell’importanza del libro in sè e del grande lavoro che c’è dietro. Spesso infatti la condivisione quasi consumistica e poco credibile in termini di lettura dell’oggetto libro ci fa perdere un pò il senso delle cose. Per quanto mi riguarda leggere è uno stile di vita, non una gara tanto meno la pretesa di leggere gratis.

Le bookblogger ed i bookblogger che lo fanno nel rispetto dei lettori lavorando per dare consigli originali ma soprattutto autentici meritano tutto il rispetto e la giusta considerazione perché sono promotori nonché agitatori culturali a tutti gli effetti.

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About Me

Compro più libri di quanti ne riesca a leggere. Agitata culturalmente, spacciatrice di libri e consigliera di letture, leggo da quando ho memoria.